L’ingresso principale si trova nella piazza sulla quale si
affaccia anche la chiesa parrocchiale ed è costituito da una massiccia porta in
legno, fiancheggiata da quattro busti in peperino che sorreggono altrettante
teste in marmo, risalenti all’epoca romana (II secolo d.C.). Le pareti del
cortile al suo interno erano affrescate da fantastiche scene di trionfi,
realizzate da Antonio Tempesta.
Il patrimonio contenuto in questo palazzo, costituito da pezzi d’armi, busti,
statue, suppellettili e ogni genere di oggetti propri di un palazzo abitato per
molto tempo, è stato trasferito e concentrato nel Palazzo Odescalchi,
nella vicina Bracciano, proprio dalla stessa famiglia Odescalchi.
Degno di nota è un piccolo teatrino, situato al pian terreno e concepito alla
maniera inglese: Vincenzo Giustiniani era stato infatti nella residenza estiva
di Enrico VII d’Inghilterra.
Al suo interno si possono scorgere dei palchi in legno, prima tappezzati da
drappi e utili ad ospitare il pubblico nobile, e un’ampia platea alla quale si
accede per mezzo del cortile, riservata a tutto il popolo.